Relazione del Prof. Emilio Servadio, Presidente del Centro Psicoanalitico di Roma, Sul V° Anno di attività del Centro
Roma, 4 luglio 1967
Bollettino del Centro Psicoanalitico di Roma,
anni 1966-67, 1967-68,01968-69, 1969-70
Cari Colleghi,
il nostro Centro ha compiuto cinque anni di vita. Col Vostro consenso, cercherò di dare uno sguardo panoramico su quanto di saliente è avvenuto nel periodo che ci sta immediatamente alle spalle, e sui compiti che ora ci attendono.
I. Sede sociale. Ho l’impressione che sia ormai tempo di passare all’attuazione di quel cambiamento di residenza a cui già abbiamo varie volte pensato, e di cui anche ultimamente ci siamo in concreto occupati. L’ingrossarsi lento ma continuo delle nostre file, i contatti più larghi già avviati con il pubblico e con taluni ambienti accademici, l’aumento dei libri e delle riviste, sono questi i motivi principali che ci fanno sentire, se non proprio affogati, certo un poco a disagio in queste mura. Con la dovuta ponderazione, una nuova sede dovrà dunque essere trovata; ed è ovvio che una soluzione in questo senso dovrà avere un carattere quanto più possibile permanente, dati gli oneri e i fastidi che un trasloco inevitabilmente comporta.
II. Movimento Soci. Nell’anno decorso, il numero dei nostri Soci è aumentato di tre unità in senso assoluto, con l’ingresso di un Ordinario – la dottoressa Munari – e di due Straordinari – i dottori Piatania e Ruggiero. Il numero degli Ordinari è però salito di due unità, con il passaggio in questa categoria dei professori Novelletto e Sollini, divenuti Membri Associati della Società Psicoanalitica Italiana. A tutti quanti, senza distinzione di categoria, rinnovo a nome di tutto il Centro l’espressione del più vivo compiacimento, nella certezza di avere da tutti una sempre più attiva collaborazione.
III. Attività dell’istituto di Psicoanalisi del C.P.R. specie per quel che riguarda il training. L’attività di training dell’Istituto del Centro si è ulteriormente sviluppata, specie in funzione dell’aumento dei candidati ammessi ai Corsi e ai Seminari. I frutti di un lavoro assiduo di preparazione, e l’entrata in una nuova fase del training di ben sette nuovi allievi, hanno contrassegnato il lavoro dell’anno decorso, a opera dei Soci Bellanova, Fajrajzen, Forti, Gaddini, Galdo, Muratori, Servadio e Traversa.
Sono continuate le analisi personali con prospettive didattiche, condotte dai didatti Fajrajzen, Gaddini, Muratori, Servadio e Traversa. Il Dottor Gaddini – la cui meritoria opera didattica fuori Roma è stata continuata con soddisfazione generale e con risultati sempre più tangibili – ha continuato a svolgere un periodico «controllo di gruppo », o seminario continuativo, su un caso clinico trattato da uno dei nostri attuali soci straordinari. Un cenno particolare meritano le consultazioni per il pubblico, per le quali ogni sabato si sono prestati a turno vari nostri soci, e che hanno dato risultati incoraggi anti. Il Dr. Traversa si è occupato con particolare zelo e intelligenza di questo aspetto della nostra attività, e specialmente per suo merito essa potrà essere disciplinata, già nel prossimo anno, da un apposito regolamento.
I soci Gaddini e Servadio fanno attualmente parte dei «quadri» della Federazione delle Società Psicoanalitiche Europee, la cui costituzione è stata consolidata ed articolata nelle riunioni svoltesi a Parigi dal 29 settembre al 3 ottobre del 1966. In tale qualità, essi rappresenteranno insieme con il Prof. Tolentino, del gruppo milanese, la Società Psicoanalitica Italiana nella speciale riunione che si terrà il 29 luglio prossimo a Copenaghen, subito dopo il Congresso Psicoanalitico Internazionale.
Il Dr. Gaddini è altresì, con il Prof. Tolentino e la Dr.ssa Gairinger, delegato italiano alle riunioni pre-congressuali sul training, che procederanno il Congresso di Copenaghen.
VI. Attività scientifica del Centro. Mi è giuocoforza constatare, con una punta di rammarico, che l’attività scientifica dei Soci, per quel che riguarda i contributi alle sedute scientifiche del Centro, è stata, nell’ultimo anno, alquanto inferiore a ciò che ci si sarebbe aspettato. Solo tre, infatti, sono state le relazioni originali dei nostri soci – contro sette dell’anno precedente -: e precisamente quella di Servadio (« Vodun e Candomblé, ovvero la ritualizzazione catartica delle fantasie primarie » – 13-XII-’66), di Traversa (« Riparazione, restauro e creatività – Vicissitudini del rapporto nell’analisi di un carattere» – 21-III-’67) e di Fajrajzen (« Situazione e tecnica analitica nei loro rapporti con un’etica psicoanalitica ». 23-V-’67). E’ vero che a questi apporti interni si sono aggiunti altri apporti « da fuori », e precisamente le relazioni del collega Matte Bianco («Considerazioni sulla terapia psicoanalitica» – 21-II-’67), del Prof. Ezio Ponzo (» L’acculturazione dei popoli primitivi dal punto di vista psicologico » – 14-III-’67) e del Dr. Irving Bieber («Sull’omosessualità» – 3-V-’67). Tuttavia vorrei esprimere la speranza che sin da ora, tutti indistintamente i soci comincino a pensare a un lavoro da presentare al Centro nell’anno 1967-68. Anticipo, naturalmente, il piacere e l’interesse che tutti avremo nel riprendere in esame, e nel discutere, il lavoro del Dr. Traversa, la cui seconda parte è stata distribuita ma non presentata, e che costituirà certo uno dei primi argomenti da inserire nel nostro nuovo programma di attività.
Alle predette riunioni scientifiche hanno partecipato, in misura maggiore o minore, colleghi appartenenti ad altri gruppi – così come non pochi soci del Centro hanno presenziato a manifestazioni analoghe, promosse da altre istituzioni – a Roma e altrove. Ciò (è quasi superfluo dirlo) va posto all’attivo di quella collaborazione, i cui vantaggi reciproci sono indubitabili anche laddove sussistano divergenze di vedute e di approccio. Dirò fra breve in particolare quale sia stata, anche al di fuori del Centro, l’opera scientifica, didattica, divulgativa di vari Soci, che in Italia e all’estero hanno contribuito direttamente o indirettamente alla diffusione e al consolidamento del buon nome del Centro, e della psicoanalisi italiana.
V. Biblioteca del Centro. Il completamento o l’aumento di talune riviste, l’acquisto o l’accessione di nuovi volumi, la continuazione o la revisione della schedatura, l’adozione di un Regolamento – questi, i punti di rilievo per quanto riguarda la nostra Biblioteca (indubbiamente da considerarsi oggi una tra le più ricche del genere in Italia), e le cure che ad essa ha prestato, con la solerzia e la dedizione ben note, la nostra Dottoressa Lidia Forti, a cui va la viva gratitudine di tutti.
VI. Attività dei singoli soci. Quanto verrà ora ricordato dell’attività dei soci anche al di là dei limiti del Centro sarà necessariamente incompleto – anche perché non tutti i soci mi hanno fornito, in proposito, notizie particolareggiate. Vorrete, spero, perdonare, le lacune di quanto ora seguirà, e aiutarmi a colmare quelle più gravi, affinché questa relazione possa essere un po’ meno manchevole nella sua stesura definitiva, in vista di un’eventuale pubblicazione.
Dott. Piero Bellanova – Oltre all’attività didattica del dottor Bellanova (corsi ad allievi nell’Istituto del Centro, e lezioni a Firenze), occorre menzionare il corso di psicologia sociale e dinamica, da lui tenuto presso lo Istituto Superiore di Studi sul Lavoro; la sua attività di consulenza all’Istituto Nazionale di Osservazione di Rebibbia per criminali giovani e adulti; e una non indifferente opera divulgativa. Il Dr. Bellanova ha continuato ad esercitare con generale soddisfazione la sua attività come Segretario-Tesoriere del Centro, per la quale, in particolare, gli esprime, a nome di tutti, il più vivo ringraziamento.
Dr. Stefano Fajrajzen – Il Dr. Fajrajzen ha svolto attività didattica in Corsi e Seminari presso l’Istituto del Centro, e ha tenuto anche lezioni a Firenze. Ha, tra l’altro, curato e distribuito agli allievi una sua traduzione del saggio di Freud Einführur des Narzisismus, su cui ha tenuto un corso. Oltre all’ampio lavoro già menzionato, presentato e discusso al Centro nel maggio scorso, ricordato l’altro suo contributo, « Alcune considerazioni sull’aggressività controtrasferenziale nel trattamento di pazienti psicotici », apparso nella Rivista di Psicoanalisi.
Dr. Eugenio Gaddini – Ho già avuto occasione di menzionare alcune delle attività del Dr. Gaddini a livello internazionale. Ricorderò qui ancora la sua intensa opera di analista di training (analisi personale a fini didattici di candidati di Roma, Firenze, Modena e Napoli, supervisione di altri candidati, corsi e seminari all’Istituto del Centro, tra cui, per la seconda volta, un seminario di tecnica su un caso). Il Dr. Gaddini ha lavorato egregiamente quale Segretario della Commissione Centrale d’Insegnamento, e ha fatto parte della Commissione incaricata di redigere la nuova versione del Regolamento della Società Psicoanalitica Italiana. E’ stato relatore alla riunione scientifica degli analisti didatti, tenutasi a Roma il 28 maggio u.s. Particolarmente importante il lavoro svolto da Gaddini quale redattore della Rivista di Psicoanalisi. La Rivista a causa delle note vicende che hanno afflitto Firenze, e che hanno messo in crisi l’Editrice Universitaria, ha subito un inevitabile rallentamento, ma mi si assicura che entro un anno, o un anno e mezzo, il ritardo nella pubblicazione dei numeri in corso sarà colmato. Gli analisti italiani debbono molto al Dr. Gaddini per questa sua opera a favore dell’opera ufficiale della Società, e non c’è dubbio che l’apporto di tutto quanto il Centro abbia notevolmente contribuito al netto «mutamento in meglio» del periodico. Vorrei cogliere questa occasione per ricordare quanto siamo altresì tutti debitori al Dr. Pietro Veltri, redattore-capo della Rivista, che in mezzo a gravi difficoltà e a scogli non soltanto materiali, ha portato nella sua opera un raro spirito di abnegazione e di dedizione. Credo d’interpretare il sentimento comune rivolgendo al Dr. Veltri un caldo encomio, ed esprimendogli l’affettuosa solidarietà di tutto il Centro di Psicoanalitico di Roma.
Dr.ssa Anna Maria Galdo – La Dr.ssa Galdo ha tenuto un apprezzato Seminario di sei ore presso il nostro Istituto; ha altresì tenuto sei ore di Seminario sulla psicologia dinamica (fondato sul testo di Glover) presso l’istituto di Psicologia dell’Università di Napoli. Nell’ambito dello stesso Istituto napoletano, ha tenuto riunioni di dinamica di gruppo per gli allievi interni. La partecipazione della Dr.ssa Galdo alla vita del Centro è tanto più meritevole in quanto, come è noto, essa risiede a Napoli, ove ha numerosissimi impegni professionali e scientifici.
Dr. Luciano Leppo – Il Dr. Leppo ha svolto un’attività scientifica singolarmente intensa.
Oltre alla pubblicazione del suo lavoro « Analisi di una condotta masochistica » nella Rivista di psicoanalisi, va ricordata quella dell’altro suo lavoro « Fenomenologia del sogno nella schizofrenia » nella Rivista di psichiatria, e la stesura di un terzo lavoro, «Motivazioni conflittuali dell’appetizione nell’alcoolismo cronico», attualmente in corso di pubblicazione. Va rilevato che quest’ultimo lavoro, insieme con una comunicazione su «Alcool e tossicomania», è stato presentato dal Dr. Leppo al Simposio Internazionale sull’Alcoolismo, tenutosi a Zagabria nell’ottobre dello scorso anno. Il Dr. Leppo ha scritto in tutto dodici lavori su temi di psicopatologia e psicofarmacologia, e sta attualmente completando una monografia sulle tossicomanie.
Dr.ssa Anna Maria Muratori – Oltre al suo lavoro didattico di analisi e di controllo, la Dr.ssa Muratori ha tenuto due Corsi all’Istituto di Psicoanalisi del Centro (rispettivamente sulla «Teoria psicoanalitica» e sulla « Psicopatologia dello Sviluppo »), ed ha pubblicato sulla Rivista di psicoanalisi il suo lavoro, a suo tempo da noi tutti apprezzato, « Vicissitudini della relazione simbiotica e angoscia d’identità ».
Prof. Emilio Servadio – Il sottoscritto ha svolto attività didattica e di controllo nei riguardi di singoli candidati, ha tenuto un Corso e un Seminario all’Istituto del Centro e ha presentato al Centro stesso la già citata comunicazione su un argomento di etnopsicoanalisi. Ha inoltre svolto un’attività abbastanza intensa nella sua qualità di Presidente della Società Psicoanalitica Italiana – da lui rappresentata, ufficialmente o ufficiosamente, in vari Congressi, Convegni e riunioni. Ha partecipato – oltre alle regolari assemblee e riunioni della Società Psicoanalitica Italiana, del Comitato Direttivo della Società e dei Didatti – all’intenso lavoro internazionale relativo alla Federazione delle Società Psicoanalitiche d’Europa e alla preparazione dell’imminente Congresso internazionale. Ha in particolare partecipato ai seguenti Congressi o Conferenze: Congresso Latino-Americano di Psicoanalisi (Montevideo, 24-28/VIII-66); Congresso Panamericano di Psicoanalisi (Buenos Aires, 3l-VII/4-VIII-’66); Riunioni relative alla Federazione delle Società Psicoanalitiche d’Europa (Parigi, 29-IX/3-X-’66); III Simposio Internazionale sulla Terapia Psicoanalitica (Amsterdam, 29-30-X’66); Congresso di Socioterapia psichiatrica (Vercelli, 8-9-IV-’67); Conferenza internazionale su « Ipnosi e sostanze psicodispleptiche e fenomeni parapsicologici.» (St. Paul de Vence, 9-12-VI-’67). Ha tenuto numerose conferenze in Italia e all’estero, anche in ambiente universitario, e ha partecipato in Italia e fuori a programmi radiofonici e televisivi. Ha pubblicato alcuni lavori scientifici (su riviste estere), e numerosi articoli divulgativi. In particolare, ha tenuto conferenze di psicoanalisi a Buenos Aires e a San Paolo del Brasile (quest’ultima promossa dalla Facoltà di Medicina dell’Università e dalla Società Psicoanalitica di San Paolo). Ha avuto come graditi ospiti alcuni Colleghi stranieri di passaggio, particolarmente i Dottori Hawkins, Grinberg, Giovacchini, Bieber, Ullman e Ludwig.
Dr. Carlo Traversa – Il Dr. Traversa ha lavorato come didatta e analista di controllo sia per la formazione di singoli candidati a lui affidati, sia tenendo Corsi e Seminari all’Istituto del Centro (tra questi, un corso su un tema particolarmente arduo a trattarsi, quello della « Teoria della Tecnica »). Ho già ricordato il lavoro da lui presentato in una tornata scientifica del Centro. Debbo ancora menzionare il Corso da lui tenuto all’Università per gli specializzandi in Pedopsichiatria. Tutto questo, senza contare l’opera attenta e oculata svolta dal Dr. Traversa ai fini sia dello sviluppo delle attività didattiche dell’Istituto di cui è Vice-Direttore, sia della sempre maggiore coordinazione dei criteri che informano l’opera dei vari gruppi di psicoanalisti, su scala interregionale e nazionale.
Anche se non mi è dato fornirvi particolari sull’attività di altri Soci del Centro, sappiamo tutti che essi – e voglio alludere, oltre che alla Collega Dr.ssa Forti già menzionata, ai Colleghi Manfredi, Novelletto, Platania, Ruggiero e Sollini – hanno recato e recano al Centro notevoli contributi in vari modi e a vari livelli. Anche in altre mansioni ed attività nelle quali i suddetti Colleghi sono impegnati (accademiche, di consulenza, ecc.), essi portano sempre non solo, com’è ovvio, « l’angolazione » psicoanalitica, ma quel certo particolare spirito, fatto ad un tempo di serietà rigorosa, e di aperta cordialità non scevra di humour, che si potrebbe veramente chiamare « lo spirito del Centro »! Anche a essi va il nostro consenso e il nostro consenso e il nostro plauso.
VII. Consuntivo – Prospettive. Io penso, cari Colleghi, che noi possiamo chiudere questo nostro anno con la coscienza abbastanza tranquilla. E’ stato un anno piuttosto laborioso, ma il mio sentimento è che il lavoro che abbiamo fatto – anche se non del tutto corrispondente alle nostre aspirazioni e ambizioni – è stato pur sempre conforme a quei criteri di dignità e di rigore per i quali il nostro Centro è ormai favorevolmente conosciuto e apprezzato. Ci attendono nell’immediato avvenire diversi impegni a livello internazionale e nazionale: il Congresso di Copenaghen (al quale sarebbe stato desiderabile si fosse iscritto un maggior numero di Soci; la « Giornata di Psicoanalisi e Psicosomatica » della Settimana Psicosomatica Internazionale, che già si profila molto positiva come partecipazione e contributi di analisti italiani e stranieri; l’immancabile e auspicabile rafforzamento e sviluppo della Federazione Europea; e – last but not least – il 26° Congresso psicoanalitico internazionale, se questo, come è probabile, si terrà a Roma. A tutto ciò si accompagnano, e in qualche caso precedono, gli impegni particolari che il nostro Centro richiederà da ognuno di noi, subito alla ripresa della nostra attività. Ma ora, è tempo di accomiatarci, e di pensare ai molti riposi, svaghi o diversivi. A tutti Voi, miei cari Colleghi e Collaboratori, il mio grazie più affettuoso per quello che avete fatto a pro del nostro Centro, e l’augurio di ritrovarci, più attivi e agguerriti che mai, all’inizio di una nuova fervida e feconda stagione di lavoro.
Emilio Servadio