Discussioni sulla reincarnazione.
Luce e Ombra 1930
In riviste francesi, e (ciò che è più notevole date le ben note opinioni correnti degli anglosassoni in merito) in periodici inglesi e americani, sono stati pubblicati in questi ultimi tempi numerosi articoli relativi alla reincarnazione. Non essendo possibile, per assoluta mancanza di spazio, riferirne estesamente, ci limiteremo a indicare i principali. Contro la tesi reincarnazionista è un articolo di René Sudre, apparso nel numero di maggio di « Psychic Research». Nel fascicolo successivo della stessa rivista vengono invece esposte riassuntivamente, facendole precedere da un’introduzione del direttore del periodico, le opinioni del Geley, favorevoli come è noto ad una teoria della reincarnazione largamente intesa. « Psychic Science » (luglio) pubblica la traduzione, dovuta a E. W. Duxbury, di un lungo brano del volume del Delanne, La Reincarnation. La rivista « Psychica » ha pubblicato, nel numero di maggio, un articolo del prof. Eugène, contrario, seguito nello stesso numero da altri pro e contro del dott. Jaworski e di M. Bataillard, e nei numeri successivi da altri ancora, favorevoli o quasi, di H. Azam, L. Chevreuil, G. Gobron, ecc. Per i prossimi fascicoli altri scritti sullo stesso argomento sono annunziati e non appare certo inopportuno, a nostro avviso, riprendere oggi un argomento che nei profondi della Ricerca è stato affrontato troppo spesso con leggerezza, e che perciò può apparire a taluno alquanto screditato. Ingiustamente, poi che l’ipotesi reincarnazionistica non è meno pensabile di altre che stanno alla base di importanti correnti religiose o filosofiche, e come tale può essere legittimamente formulata e discussa. In uno dei prossimi fascicoli vedremo, ad ogni modo, di riassumere anche noi i termini della questione quale oggi va posta, alla luce dei più recenti studi di psicologia e di quelli sull’ereditarietà, e in base ai fatti che si sono accumulati pro e contro, in questi ultimi anni, nell’ambito della stessa ricerca psichica.
EMILIO SERVADIO.