Esperienze con Carlos Mirabelli.
Luce e Ombra 1934
La nota scrittrice e studiosa inglese May C. Walker ha pubblicato, nel fascicolo di marzo a. c. del « Journal of the A.S.P.R.», un resoconto su alcuni interessanti fenomeni da lei osservati in Brasile, col concorso del medium Mirabelli. Intorno a quest’ultimo già noi stessi abbiamo scritto, tempo addietro, nelle pagine della presente Rivista, menzionando tra l’altro le manifestazioni poco soddisfacenti presenziate dal prof. Hans Driesch, mostrando come l’ « atmosfera » creata attorno al Mirabelli fosse poco adatta per uno studio sereno dei fenomeni in questione.
Una conferma a tale nostro punto di vista ci viene ora dal resoconto di Miss Walker: la quale, dopo aver ricordato l’estrema difficoltà da lei incontrata per trovare il famoso medium, e per assistere a qualche seduta, si sofferma sull’ambiente in cui egli abitualmente si produce, e in cui lo si fa oggetto di una vera e propria venerazione. I membri del circolo spiritistico di Niteroy presso Rio chiamano Mirabelli « il professore » e lo considerano poco meno che come un taumaturgo. Per fortuna attualmente i fenomeni di Mirabelli vengono investigati anche scientificamente, ad opera del Dr. Thadeu Medeiros, che intende fondare un laboratorio a Rio per poterli meglio esaminare. E se Mirabelli, come egli stesso ha dichiarato, intende effettivamente recarsi a Londra e a Parigi, può darsi che intorno alla sua medianità si riesca finalmente a vedere un po’ più chiaro.
Che questo medium, comunque, abbia delle autentiche facoltà, ci sembra difficile potersi negare. Miss Walker, nel suo esposto, descrive anzitutto una serie di fenomeni telecinetici, avvenuti in piena luce e in sua presenza. La macchina fotografica della relatrice giaceva sopra una lunga tavola di legno, a una certa distanza dal luogo in cui stavano gli spettatori ed il medium (ambo le mani del quale erano controllate). L’apparecchio cominciò a muoversi sulla tavola e finì col cadere a terra. Un ventaglio tenuto sulle palme delle mani da Miss Walker cominciò ad agitarsi come cosa viva, e cadde poi anch’esso. In questa emergenza le dita di Mirabelli erano vicine alle mani della relatrice, ma non le toccavano; da esse scrive Miss Walker – sembrava partirsi una forza magnetica. Il cappello della scrivente si mosse anch’esso, e tre grosse bottiglie piene d’acqua si urtarono; una di queste cadde al suolo. Tra un fenomeno e l’altro vi furono intervalli di qualche minuto.
La seconda seduta cui Miss Walker prese parte si svolse in una villa a Copacabana, di proprietà della sig.ra Guimaraes. Il medium non volle tenerla all’interno perchè molti oggetti erano andati rotti, in seguito a fenomeni telecinetici, nel corso di sedute precedenti. I fenomeni di questa seduta furono meno convincenti, da un punto di vista strettamente critico, di quelli della prima riunione. Si ebbero trasporti di fiori, il presunto « apporto » di una parte dello stetoscopio del Dr. Medeiros, ecc. Nelle terza seduta, che si tenne negli stessi locali della prima, Miss Walker potè assistere ad altri importanti fenomeni telecinetici, ad un presunto « apporto » (non troppo persuasivo) e alla formazione di quella che le sembò una massa teleplasmica intorno a un mazzo di fiori paranormalmente trasportati.
La relatrice fa notare che i fenomeni di Mirabelli si svolgono in piena luce, e non sono perciò difficili a controllare; ritiene che uno studio scientifico del medium possa dare frutti eccellenti, e dichiara che le manifestazioni telecinetiche descritte sono « le migliori ch’essa abbia visto ». Una pubblicazione del Dr. Medeiros su questo medium, da poco giunta in Europa, potrà forse agevolare una presa di contatto fra il Mirabelli e i laboratori metapsichici di Parigi o di Londra, sottrarre almeno temporaneamente il medium a un ambiente che rende difficile lo studio dei fenomeni, permettere di compiere qualche fruttuosa osservazione su questo che fu definito «il prodigio brasiliano ».
Emilio Servadio