C. Gattai: Il mistero della morte e il destino umano in pugno svelato dai sogni (* ).
Luce e Ombra 1931
Se l’Autore di questo volumetto si fosse limitato alla materia del capitolo IV, ossia ad esporre alcuni casi personali di sogni telepatici o premonitori, ne sarebbe venuto fuori un « contributo » discretamente interessante, che gli avremmo pubblicato volentieri. Nossignori: egli vuole a tutti i costi parlarci del Logos, dell’Ego immortale, dei Poteri monadici e della Grande Fratellanza Bianca; ci trascina riluttanti ad « apprezzamenti sui presupposti sogni causati da influenze che ne determinerebbero la misura trascendentale del tempo » (sic, cap. XIV); ecc, ecc. E noi, gente terra-terra, persistiamo a chiedere all’Autore degli altri casi personali, invitandolo a lasciar stare tutto il resto! Gli è che al « Piano del Logos » non ci arriviamo, mentre arriviamo benissimo a rilevare certi qui pro quo, come quello, p. es., che fa scambiare all’Autore (specialista in onirocritica!) Artemidoro di Daldio con Artemidoro da Efeso (p.106). Meno pretese universalistiche e più studio dei testi, che diamine!
Emilio Servadio
(*)Firenze, « La Grafica Fiorentina >, 1930