Eidetismo o allucinazione?
Luce e Ombra 1934
Nel fascicolo di febbraio, a. c., della presente Rivista, abbiamo menzionato le ipotesi del Prof. de Henseler e del Pr. Osty intorno alle visioni di Ezquioga e di Beauraing, studiate in modo acuto ed esauriente da E. Pascal. Tanto l’uno che l’altro dei due studiosi ritenevano che le anzidette visioni potessero ricondursi ai fenomeni eidetici, e cercavano di stabilire al riguardo un possibile parallelismo.
Il Pascal, peraltro, non è di questo avviso; e nel n. i (gennaio-febbraio) della « Revue Métapschique » cerca di dimostrare come l’interpretazione proposta non possa reggersi. Egli si fonda, al riguardo, su tre argomenti principali: la natura del fenomeno eidetico; il carattere dell’immagine ad esso inerente; lo stato dei veggenti.
Circa il primo, egli nota che l’eidetismo, secondo ogni probabilità, non è altro che un’allucinazione suggerita. Che i bambini siano suggestionabili è cosa ben nota; e quando un insegnante dice a un bambino di guardare un’immagine, e gli afferma che la vedrà nettamente anche dopo aver distolto lo sguardo dal foglio, non fa altro che compiere una suggestione e cercar di provocare un’allucinazione. Anche se le parole non sono così esplicite, un bambino a cui si faccia contemplare un’immagine e al quale poi si chieda che cosa vede su un fondo grigio unito, capirà benissimo che cosa si attende da lui. La controprova, scrive il Pascal, è la seguente: quando si elimina completamente la suggestione non si ha più il fenomeno eidetico. Nelle scuole, ad esempio, si danno spesso ai bambini delle carte geografiche da riprodurre a memoria. Si è mai verificato il caso che qualcuno le riproduca con la scrupolosa esattezza con cui si « visualizzano » le immagini eidetiche? E ricordiamo inoltre che lo stesso fenomeno dell’eidetismo è lungi dal manifestarsi presso tutti i fanciulli.
E’ inoltre notevolissima, secondo il Pascal, la differenza tra le immagini eidetiche e quelle della Vergine vista a Ezquioga o a Beauraing. L’immagine eidetica sta ferma; invece la Vergine, nelle visioni in discorso, si muove nel Cielo, benedice la folla, parla ai veggenti, giunge talora sino a toccarli …. Si tratta quindi di fenomeni ben più complessi che non quelli menzionati dal prof. Henseler. L’eidetismo, conclude il Pascal, potrebbe forse essere stato causa di una prima visione; ma quando le visioni si moltiplicano, e insorge tutta la complessa fenomenologia descritta in studi precedenti, s’impone una sola tesi: quella secondo cui si tratta di fenomeni allucinatori suggeriti o auto-suggeriti in uno stato di minor coscienza. D’altronde, tale tesi basta a dar ragione di tutti i fenomeni, ed è buon principio di logica il non moltiplicare le cause senza necessità.
Il Pascal, all’occasione, menziona i recenti sviluppi delle manifestazioni di Beauraing e di Ezqnioga. In entrambi i luoghi, a malgrado delle opposizioni vivissime delle autorità politiche od ecclesiastiche, le visioni continuano, e nuovi fenomeni si producono: seguo indubbio del potere che certi intensi monoideismi esercitano sulla psiche individuale e collettiva.
EMILIO SERVADIO.