Fenomeni di chiaroveggenza.
Luce e Ombra 1933
Nel numero di maggio della «Zeitschrift fur Parapsychologie » vengono riferiti, a cura di Karl Halenke, alcuni interessanti casi di chiaroveggenza, per lo più in forma psicometrica, presentati dalla «sensitiva» Helma Poesl-Eichheim. Le esperienze di cui si tratta vennero condotte nell’aprile 1930, con l’intervento di persone note, come i direttori d’archivio dottori Altmann e Bòhm, di Norimberga. Esse consistettero specialmente nel sottoporre alla chiaroveggente dei brevi manoscritti di persone vissute vari secoli addietro, s’intende in modo che essa non potesse avere la più lontana idea della loro origine. Partendo dal contatto materiale con i singoli documenti, la Signora Poesl-Eichheim diceva ciò che le passava per la mente nei riguardi dei rispettivi autori.
In tali condizioni le fu dato ad esempio uno scritto risalente al 1529. Dopo breve concentrazione, la chiaroveggente così si espresse: «Dev’essere stato come una specie di monaco, che ha scritto sempre con una certa contemplatività interna – era pressoché fanatico nelle cose di ordine religioso e morale – non si è per caso occupato dell’interpretazione delle parole bibliche? – Sembra come un monaco aveva uno sguardo strano, rivolto all’insù. Ha compreso bene il significato della famiglia, ha avuto Cristo come modello ideale in materia religiosa, è proprio come se avesse appartenuto ai tempi di Lutero. Poi fu costruita una chiesa, o modificata o costruita ex novo, non saprei dire, era in stile gotico, sempre del tutto nuda, senza alcun ornamento speciale. Era anche come se si fosse messo in testa (qualche cosa) e avesse detto: «Voi uomini, perchè non mi volete comprendere? » Ha parlato molto agli uomini per le strade, ha scritte molto, dev’essere stato senza dubbio una personalità storico-religiosa».
Si trattava di una lettera di Martin Lutero, conservata nell’archivio di stato di Norimberga. Un. ritratto di carattere altrettante acuto venne dato dalla chiaroveggente allorché le fu sottoposta, sempre nelle identiche condizioni, una lettera quasi illeggibile del generale Johann Gòtz von Berlichingen (morto nel 1645). Di questi essa descrisse l’aspetto fisico e morale in modo pressoché impeccabile.
Un giornalista avendo sottoposto alla Sig.ra Poesl-Eichlieini poche righe di una sua conoscente amburghese, la veggente disse:
«Questa signora è stata da poco materialmente afferrata e gettata a terra – seguì una esatta descrizione dell’autore del crimine – la signora è stata derubata – si profila un nuovo pericolo dallo stesso lato! ».
Sempre in materia di criminologia, la chiaroveggente predisse nel modo più esatto le malversazioni che poi furono effettivamente compiute da un rappresentante di acque minerali. E, per finire, soccorse in materia di furto domestico una famiglia di Norimberga, indicando senza esitazione l’autore del reato, che la polizia non era riuscita a scoprire in lunghi mesi di indagine.