Le nuove installazioni dell’lnstitut Métapsychique e del National Laboratory of Psychical Research.
Luce e Ombra 1931
Nelle International Notes che Harry Price, nostro illustre amico e collaboratore, redige mensilmente per la rivista «Psychic Research » (numero di giugno), leggiamo alcuni interessanti particolari sulle installazioni dell’Institut Métapsychique International e sui perfezionamenti di quelle del National Laboratory of Psychical Research, di cui il Price stesso è direttore. Intorno alle prime avevamo già avuto, come i lettori sanno, alcuni ragguagli dal dott. Osty (cfr. « Luce e Ombra » 5930, II, p. 149): non però così precisi come quelli di cui il Price ci dà ora notizia.
Uno dei principali compiti delle installazioni dell’I. M. I., scrive il Price, è quello di fotografare automaticamente i fenomeni fisici: materializzazioni, telecinesi, ecc. A questo scopo sono disposte, in corrispondenza al soffitto della sala delle esperienze, otto potenti lampade a vapori di mercurio per la produzione dei raggi ultravioletti, mediante i quali vengono prese le fotografie. Immediatamente al di sotto vi sono Otto otturatori di alluminio, che possono essere chiusi o aperti automaticamente mediante raccordi elettromagnetici. In un’anticamera è posto l’apparato produttore de’i raggi infrarossi, e nel muro di questa stessa anticamera si trova la macchina fotografica, con obbiettivo speciale per la fotografia ai raggi ultravioletti. L’installazione degli infrarossi è connessa con una cellula fotoelettrica, per mezzo della quale vengono aperti automaticamente, e simultaneamente, gli otto otturatori dei raggi ultravioletti, e, in corrispondenza, il diaframma dell’apparecchio fotografico.
I raggi infrarossi, invisibili, vengono proiettati a zig-zag, per mezzo di specchi, nella sala delle sedute. Quando un oggetto si frappone alla loro traiettoria, la cellula fotoelettrica entra in funzione, e vien presa automaticamente, per mezzo dei raggi ultravioletti, la fotografia dell’oggetto stesso. Quando questo non ostacola più il raggio infrarosso, gli otturatori si richiudono.
Si comprende come, con questo sistema, possano essere fotografati i fenomeni medianici di carattere fisico che implichino movimenti materiali: se un « pseudopodio » ectoplasmico, p. es., o un oggetto qualsiasi mosso per telecinesi, viene a frapporsi ad un raggio infrarosso, la registrazione fotografica è immediata e immancabile. S’intende che, oltre alle fotografie, il sistema consente di ricavare anche intere pellicole cinematografiche più o meno lunghe. Il Price comunica di aver esaminato esemplari delle une e delle altre, tutte eccellenti; e afferma che i medium sono assai soddisfatti di questa installazione. Silenziosa e perfetta, essa elimina infatti i lampi accecanti usati sin qui per le fotografie medianiche, e offre un controllo tanto più efficace quanto meno umiliante e fastidioso.
Per i lettori che non ne avessero cognizione, ricordiamo che l’impiego della cellula fotoelettrica va diffondendosi sempre più, specialmente in America e nei paesi anglosassoni. Gli effetti meccanici vengono prodotti con la semplice interruzione del raggio. invisibile, cosicchè una porta può aprirsi automaticamente in presenza di una persona, un tesoro pub esser connesso invisibilmente con campanelli d’allarme e quindi trovarsi perfettamente al sicuro anche senza alcun’altra protezione, ecc. E molto opportuno che di queste ingegnose applicazioni della fisica e della meccanica odierne possa valersi anche la Ricerca psichica, pur attraverso non poche difficoltà di ordine materiale, e soprattutto, finanziario.
Quanto al suo Laboratory, che per attrezzatura è uno dei più completi esistenti, il Price comunica che verrà evitata la presenza, nella stanza delle sedute, della persona incaricata di redigere i verbali (la quale veniva separata dagli altri sperimentatori mediante una parete di garza). Tutte le luci verranno regolate da un’altra stanza; il grammofono od altri strumenti musicali saranno azionati elettricamente; la persona incaricata dei verbali starà in quest’altra stanza, e comunicherà telefonicamente col direttore della seduta. Così essa potrà assolvere le proprie mansioni molto più agevolmente, e sarà eliminata l’obbiezione relativa alla presenza, durante le sedute, di una persona « non controllata » (le altre infatti, come è noto, sono tutte controllate, mediante il sistema del circuito elettrico e del corrispondente quadro di lampadine).
Emilio Servadio