Nuove osservazioni sull’intelligenza animale.
Luce e Ombra 1931
La rivista « Psychica » pubblica, nel fascicolo dei 15 settembre, una relazione dei professori Plate e Sewertzoff, rispettivamente delle università di Jena e di Mosca, intorno a Lumpi, il noto « cane sapiente » di Weimar. Quella della cosiddetta « intelligenza animale» è notoriamente una questione tra le più attraenti e dibattute, nel campo degli studi psichici e metapsichici, e ha interessato anche in Italia psicologi e scienziati (citiamo, tra tutti, il Mackenzie).
Le osservazioni dei due universitari più sopra ricordati sono state compiute il 31 aprile e il 22 maggio dell’anno corrente. Lumpi appartiene alla signorina Susanna Hensoldt, ed è stato educato dalla figlia adottiva di questa, signorina Gerda Wolfson. Il cane si esprime mediante colpi battuti con la zampa sopra un libro che la signorina W. gli tiene davanti: A equivale a 1 colpo, B a 2 colpi, ecc. Le diecine vengono battute dalla zampa destra (10 equivale a un colpo, ecc.) e le unità con la sinistra. Inoltre, alle domande che implicano una risposta affermativa o negativa, Lumpi rispondecon un colpo (si) o con due (no).
Le due sedute durarono ognuna tre quarti d’ora. Il verbale degli sperimentatori registra: 60 domande; 53 risposte esatte, date di primo acchito 5 pressoché esatte, in cui un piccolo errore fu corretto dal cane stesso una volta reiteratagli la domanda; e 2 completamente erronee. Furono fatte 11 prove con domande «sconosciute» ossia: nessuno degli astanti conosceva le domande, le quali venivano scritte il giorno prima su fogli di carta di dimensioni uguali tra loro, e presentate al cane in modo che esso solo potesse vederle. Inoltre, la signora Sewertzoff fece tre domande ignote agli altri sperimentatori. Di queste 14 esperienze, 8 riuscirono subito, 4 risposte furono esatte solo per metà, 2 erronee.
I professori Plate e Sewertzoff escludono che la signorina Wolfson, con segni coscienti o incoscienti, influenzi le risposte di Lumpi, anzitutto in base ad osservazione diretta del procedimento, e inoltre perchè spesso le risposte sono assolutamente inattese.
Dai verbali delle due sedute stralciamo i fatti più salienti. Prima vennero posti a Lumpi, oralmente, dei facili problemi di aritmetica, per es.30/3 X 4; essi vengono immediatamente risolti. Per tre volte Lumpi indica l’ora segnata da un orologio. Quindi risponde esattamente a domande come: quanti mesi ci sono in un mezzo anno? Quanti dei presenti portano gli occhiali? ecc. Al cane era stata annunziata precedentemente la visita di persone provenienti dalla Russia. Alla domanda: donde vengono queste persone? risponde con 17, 20, 18, 18, 11, 1, 13, 4 colpi (Russland). Esempi d’indipendenza nelle risposte: la signora Sewertzoff gli dà un pezzetto di salsiccia per premiarlo; gli si domanda: come ti sembra? Risposta: magnifico. Altra domanda: come ti sembra che sia, questo atto, da parte sua? Risposta: nobile. Avendo in un’altra seduta il prof. Plate mosso alcune osservazioni miranti a un controllo più preciso, Lumpi, richiesto allora di un apprezzamento sul P., aveva risposto: severo. Reiteratagli la domanda nella seduta successiva, risponde giusto.
Tra le domande « sconosciute » notiamo le seguenti: quante signore ci sono nella stanza? quanti uomini? 40, 25 ecc. Le risposte furono esatte. Alla domanda: mangi volentieri la salsiccia? vien risposto: me mangio volentieri (me invece di io, e geon invece di gern, volentieri). Ad ogni modo la replica non lascia dubbio.
Tra le prove non completamente esatte notiamo quelle che seguono: domanda: 6 X 6; risposta: 12 (probabilmente il cane ha confuso il segno di moltiplicazione con quello di addizione); domanda (verbale): 20 – 4:4; risposta: 20 (forse è stata confusa l’espressione tedesca che indica la divisione, durch, con quella che indica l’addizione, und), ecc.
Lumpi mostra di non gradire le domande « sconosciute »; spesso occorre insistere per richiamare la sua attenzione; anche le calligrafie nuove sembrano infastidirlo.
Le conclusioni dei due scienziati in merito alle osservazioni fatte sono le seguenti:
1. Lumpi capisce fino a un certo punto quando gli si parla tedesco;
2. Può leggere, sino a un certo punto, frasi tedesche;
3. Può risolvere problemi facili sulle quattro operazioni elementari;
4. Può, mediante il convenzionale alfabeto tiptologico, rispondere con esattezza a molte domande che non oltrepassino le sue osservazioni quotidiane e l’istruzione da lui ricevuta;
5. Le domande « sconosciute » e le risposte inattese provano che a suo riguardo non vengono adoperati segnali coscienti o incoscienti;
6. Nessuno potrebbe negare un certo grado d’intelligenza a un bambino che rispondesse come Lumpi. Lo stesso si deve dunque dire nei riguardi di quest’ultimo.
In sostanza, i professori Plate e Sewertzoff ritengono trattarsi di un vero e proprio sviluppo singolare di facoltà intellettive, e non credono sia necessario ricorrere in questo caso, a ipotesi metapsichiche. Insistono, poi, e giustamente, perchè i biologi e gli scienziati in genere si occupino più largamente delle questioni relative alla « psiche animale ».
EMILIO SERVADIO.