Nuovi accertamenti in tema di fenomeni ectoplasmici.
Luce e Ombra 1931
Il dott. Philip S. Haley, presidente della California Psychical Research Society, ha pubblicato, nei numeri di agosto e di ottobre della rivista « Psychic Research », alcune interessanti osservazioni sui fenomeni ectoplasmici da lui riscontrati in una serie di oltre 40 sedute, svoltesi col concorso del medium M. J. Williams.
Le esperienze furono tenute precipuamente allo scopo di studiare la natura dell’ectoplasma e il suo comportamento, a prescindere da altre eventuali risultanze: soprattutto si ebbe di mira il progressivo adattarsi delle manifestazioni alla luce naturale. Alle sedute presero parte uomini di varia cultura tecnica e scientifica.
Il medium, uomo di circa 45 anni e di complessione robusta, ha presentato sin dall’infanzia facoltà paranormali (chiaroveggenza); ha ottimo carattere, e accetta di buon grado le condizioni imposte dagli sperimentatori. Così, p. es., lo si è potuto convincere a tenere delle sedute alla luce diurna, più o meno attenuata, e a tale luce fu possibile al Haley e ad altri di osservare la sostanza ectoplasmica fuoruscita: sostanza che apparve bianca e lievemente luminosa, e che in un’altra seduta, pure in luce diurna, sembrò assumere toni argenteo-metallici.
Tra le osservazioni che il relatore condensa in brevi frasi, citeremo le seguenti: a) la fuoruscita dell’ectoplasma è preceduta da spasmi clonici, tanto maggiori quanto più notevole è il fenomeno; b) la « personalità » medianica, che si manifesta allorché il medium è in trance, collabora con gli sperimentatori per la riuscita delle esperienze (ad es. quelle di fotografia); c) la luminosità dell’ectoplasma può essere constatata tanto in luce bianca quanto nell’oscurità; d) le manifestazioni ectoplasmiche appaiono dirette da un’intelligenza.
E’ notevole, anche dal solo punto di vista della fenomenologia, che una piccola luce bluastra, tondeggiante, si manifesta presso la sommità del capo del medium, ogni qualvolta accade un fenomeno degno di essere registrato.
Nelle sedute col Williams vennero eseguite molte fotografie, con vari apparecchi. Tre di queste sono state riprodotte nei citati fascicoli di « Psychic Research ». La fuoruscita dell’ectoplasma, per quanto non in grande quantità, e senza che questo assuma una forma determinata qualsiasi, è chiarissima e inconfondibile. L’aspetto della « sostanza » è simile in tutto a quello che contraddistingue le fotografie prese nelle ben note esperienze di Winnipeg. Lo Haley, del resto, si riferisce esplicitamente a tali esperienze, e scrive che quelle da lui tenute le confermano in pieno: tra l’altro, viene confermata la tridimensionalità dell’ectoplasma e la diversità (riscontrata anche mediante esame microscopico delle fotografie) tra esso e imitazioni preparate mediante cotone o simili.
A somiglianza di quanto è stato brillantemente ottenuto dal gruppo di sperimentatori che studiarono e studiano la medium «Margery », anche lo Haley cercò di avere delle impronte ectoplasmiche su cera speciale; si videro infatti mani fluidiche avvicinarsi alla cera e tentar di imprimervi le dita; ma, a quanto pare, la materializzazione non era sufficiente; « le mani – scrive il relatore – sembravano passare attraverso la massa plastica senza lasciarvi alcun segno ».
Varie volte, peraltro, lo Haley e altri sperimentatori poterono toccare tali mani ectoplasmiche, risentendo successivamente o una certa spossatezza nell’arto adoperato (Haley) o una sensazione cutanea come per effetto di corrente elettrica (dr. F. Nass). Le luci che si manifestano nelle sedute del Williams « si comportano – scrive il relatore – in una maniera intelligente ». Nelle prime sedute si ebbero manifestazioni anche assai grandiose, come l’apparizione di « varie forme umane distinte », e i migliori fenomeni si ebbero e si hanno, con questo come con altri medium, allorquando il soggetto è in istato di quiete e di riposo.
Lo Haley esamina quindi accuratamente l’ipotesi che i fenomeni da lui riferiti siano stati prodotti dal Williams fraudolentemente, e ricorda i controlli adoperati, il prodursi delle manifestazioni in luce diurna, l’anzidetto confronto microscopico delle fotografie, ecc.; conclude affermando di « non aver visto nulla che giustifichi l’ipotesi della frode quale spiegazione dei fenomeni osservati ». Seguono altre opportune considerazioni circa le condizioni fisiche del medium durante le esperienze, e la realtà della sua trance: quest’ultima viene confermata anche dal noto ipnologo dr. Carl Benz, di S. Francisco.
Nel suo secondo articolo il dott. Haley, pubblicando le nuove fotografie, ricorda che al medium, occasionalmente, venne fatta ingurgitare una sostanza colorante innocua, allo scopo di accertarsi che la presunta fuoruscita di ectoplasma non fosse invece un fenomeno di rigurgitazione. La « sostanza prodotta, bianchissima, venne fotografata in piena luce.
Interessanti sono altresì le ipotesi del dott. Haley circa l’origine delle formazioni ectoplasmiche. A suo avviso l’esistenza, nell’uomo, di un corpo eterico, oltre che confermata da dottrine occultistiche o mistiche tradizionali e dalle « visioni » dei chiaroveggenti, è pure in accordo con le moderne teorie sulla costituzione della materia, secondo le quali gli atomi che costituiscono il corpo umano, qualora venissero ravvicinati al massimo, coprirebbero uno spazio non maggiore della capocchia di uno spillo. E allora, osserva lo Haley, «che cosa vi è tra gli elettroni? »
L’esistenza di un corpo eterico, di natura indifferenziata, spiegherebbe così, secondo il nostro autore, la mancanza di una vera struttura biologica negli ectoplasmi amorfi, le perdite di peso e di energia, ecc. ecc. ». Egli conclude poi ricordando come le ben note teorie del Driesch e del Geley non consentano di spiegare i fenomeni ectoplasmici in un senso puramente meccanicistico e deterministico.
Emilio Servadio