Presunto caso d’identificazione spiritica.
Luce e Ombra 1931
Assai notevole, per la perfetta corrispondenza delle dichiarazioni della presunta « entità » comunicante con la realtà dei fatti, è il caso personale narrato dalla sig.ra L. Watt nel numero di giugno dell’ « International Psychic Gazette ». E’ però da deplorare l’omissione del nome della medium: omissione che circoscrive l’attendibilità del caso stesso alle dichiarazioni della relatrice.
Questa, nel 1919, incontrò a Londra una sua vecchia amica, abile chiromante, la quale si dichiarò lieta di rivederla perchè in molte esperienze di « oui-ja » (planchette) aveva avuto il suo nome, e la dichiarazione che la persona nominata stava passando dei guai. Incontratasi di nuovo, alla sera, con la medium, la sig.ra Watt così descrive ciò che avvenne in sua presenza:
Io dissi: « Leggetemi la mano ». La signora sorrise prendendomela, e disse: « State per andare al Canadà ». Quindi descrisse un uomo che aveva subito un grave shock, ed era malatissimo. La signora smise di parlarmi e, come rivolgendosi a qualcuno invisibile nella stanza, disse poi: « Non posso ricevervi, amica ». Questo mi sembrò strano, poiché in allora nulla conoscevo dello spiritismo; nè sapevo che la sig.ra Z. fosse una medium.
Di nuovo rivolgendosi a me, ella soggiunse: « Partirete per il Canadà fra tre settimane », e descrisse persone e cose che avrei dovuto vedere.. Poi ancora si volse, dicendo a qualcuno: « Mi rincresce molto, amica di mandarvi via, ma sono occupata ». Quindi a me: « C’è una donnina assai graziosa, che vuol parlarvi ». Io ero un po’ nervosa, ma con mia stessa sorpresa dissi: « Oh, non mandatela via! ».
Immediatamente, la signora mi prese ambo le mani e quindi, sotto l’influenza di qualcuno che la « controllava», disse: « Mamma! Mamma! Alex! Alex! Ti vuole. Va’ da lui. Oh, il mio bambino, il mio bambino! Mamma! Digli che non sono morta! Non sono morta; io lo amo e sarò sempre vicina a lui. Ora ti vuole! ». –
Presi tra le braccia la medium, che parve mancare e abbandonò il capo sulla mia spalla.
Io dissi: « Si, tesoro, andrò da lui, appena avrò ottenuto il passaporto ». La medium ebbe allora un lungo respiro, e le parole: « Va’, va’ presto! ».
La signora Z. tornò rapidamente in sé, e fu sorpresa di vedermi in lacrime. Disse: « Ho forse detto qualcosa che vi sia dispiaciuto, cara? Il « controllo » era perfetto: si trattava di una piccola donna bruna morta da pochi giorni. Non avrebbe mai dovuto morire: era forte e felice. Avete idea di chi possa essere? ».
Spiegai allora alla signora che il mio unico figlio, residente al Canadà, aveva telegrafato che sua moglie era morta tre settimane dopo aver dato alla luce un bimbo.
Partii per il Canadà coi « Megantic », il 1° aprile…
La relatrice dichiara quindi che tutto quanto la medium aveva detto fu riconosciuto esatto : la grave malattia del figlio, la permanenza di lei stessa al Canadà, ecc. Dice poi di non aver più incontrato la sign.ra Z., né di sapere dov’essa sia attualmente, ma di aver avuto altre comunicazioni dalla nuora attraverso altri medium.
EMILIO SERVADIO.