Un notevole caso di chiaroveggenza.
Luce e Ombra 1931
Lo riferisce Marie Stahl, nel n. 4, vol. IX (gennaio) di « Psychic Science ». I coniugi Palitzsch erano andati in villeggiatura a Untergrainau (Alpi Bavaresi) e avevano progettato di compiere l’ascensione del Hohe Kramer, alto circa 2000 metri. Il 26 agosto, giorno fissato per la gita, la signora Palitzsch non si sentì di accompagnare il marito, e questi allora decise di andar solo. L’ascensione era priva di speciali difficoltà, ma il P. non ritornò, e varie spedizioni partite alla sua ricerca non ne trovarono traccia.
Rientrata a Chemnitz, la signora Palitzsch incontrò un amico del marito, certo Meyermann, che si occupava di ricerche psichiche e di astrologia, ed era dotato egli stesso di facoltà chiaroveggenti. Il M., interessatosi del caso, chiese anzitutto un ritratto dell’amico, dichiarando di poter stabilire in base ad una fotografia se il soggetto effigiato era o no in vita; visto il ritratto, affermò subito che il P. doveva essere morto. Si munì quindi di carte topografiche particolareggiate della regione (che non aveva mai visitata), di un «pendolo» sul tipo di quelli usati in rabdomanzia, e di un fazzoletto che aveva appartenuto al Palitzsch; indicò il cammino che questi aveva dovuto percorrere, precisando la deviazione e la falsa strada che avevano condotto l’amico a cadere in un precipizio, e terminò con l’additare esattamente, sulla carta, il luogo dove doveva trovarsi il cadavere.
Sulla scorta di queste indicazioni, la signora Palitzsch organizzò subito una nuova ricerca, e il corpo del P. fu effettivamente rinvenuto nel luogo additato dal chiaroveggente.
Non essendo stata prestata fede all’anzidetta versione dei fatti, il Meyermann fu sottoposto a un’ inchiesta, diretta a stabilire se egli poteva o no aver avuto una parte nel decesso del Palitzsch. Fu appurato che questi era morto accidentalmente, e che il Meyermann non si era mosso da Chemnitz per tutto il mese di agosto. Richiesto di una spiegazione in merito alle sue facoltà, il chiaroveggente si limitò a dire che tre settimane prima della partenza del P., egli l’aveva incontrato e aveva avuto improvvisamente la visione del cadavere di lui; ne aveva concluso che i giorni dell’amico erano contati.
La relazione informa che vari membri della famiglia Meyermann sono stati noti perché dotati di « seconda vista »; vien paragonato giustamente questo caso a quello classico del rinvenimento del cadavere Lerasle (Osty, in Annales des sciences psychiques, aprile 1914), e l’A. conclude ricordando che se anche in questo la tesi spiritistica può essere invocata, essa non sembra l’unica sostenibile, dato il numero dei casi similari in cui la chiaroveggenza fu esercitata con diverse modalità, e inter vivos.
Un altro resoconto di questi avvenimenti è stato pubblicato nel n.° di gennaio della « Zeitschrift für Parapsychologie » in essa si danno alcuni particolari che non sono stati riferiti dalla Stahl, e tra l’altro si aggiunge che la stessa signora Palitzsch aveva avuto, in sogno, la visione del luogo dove il cadavere del marito si trovava; sogno che venne confermato dal Meyermann e che, insieme con le dichiarazioni di quest’ultimo, determinò la signora a organizzare le nuove ricerche.
Emilio Servadio