Felix Deutsch
1885-1964
Rivista di Psicoanalisi n.1 – 1964

Il 2 gennaio di quest’anno è morto a Cambridge, Massachussetts (U.S.A.) il dottor Felix Deutsch, insigne psicoanalista, marito della non meno celebre Helene Deutsch.
Nato a Vienna, Deutsch si laureò in medicina in quella Università nel 1909, e seguì poi – a Vienna e a Monaco di Baviera – corsi di perfezionamento in medicina interna, neurologia e cardiologia. Dedicatesi alla psicoanalisi, divenne membro della Società psicoanalitica viennese e fu in stretti rapporti con Freud.
Dal 1919 al 1935, Deutsch fu professore aggregato di medicina interna all’Università di Vienna. In questo periodo approfondì particolarmente i suoi studi sui rapporti fra psiche e soma, che costituirono la base di quell’opera pionieristica e perspicua in medicina psicosomatica, da lui poi perseguita sino al termine dei suoi giorni.
Stabilitosi negli Stati Uniti nel 1936, ebbe una serie d’incarichi e di titoli universitari e accademici. Tra l’altro, dal 1942 al 1948 fu Direttore della Clinica psichiatrica della Società Psicoanalitica di Boston. Nel 1958 fu nominato Consulente psichiatrico del Massachussetts Memorial Hospital, e nel 1959 Professore onorario di psichiatria all’Università di Boston. Della Società Psicoanalitica di Boston fu Presidente dal 1951 al 1954.
L’opera di Felix Deutsch consta di 12 libri e di circa 200 saggi scientifici, su numerosi argomenti di psicoanalisi clinica e di medicina psicosomatica. I suoi contributi originali riguardano soprattutto l'”anamnesi associativa”, la “terapia settoriale”, la “posturologia”, i problemi della creazione artistica e della cosiddetta “arte astratta”. Su questi ultimi temi egli lavorò sino all’ultimo, studiando in modo particolare le produzioni artistiche infantili. Era riuscito ad istituire in Israele un’apposita Fondazione, per lo studio comparato e sistematico della creatività artistica nei bambini, e dei suoi riflessi sui quesiti più generali relativi alla psicologia dell’arte e all’estetica.
Scompare con Felix Deutsch uno degli esponenti più ragguardevoli della moderna psicoanalisi. Personalità quadrata e profonda, Egli ha lasciato parecchi lavori destinati a diventare veri e propri “classici”; e la sua opera, già oggi notissima, sarà letta e studiata per molti anni, da numerose generazioni di psicoanalisti. Alla sua Famiglia, e in particolare alla illustre Collega Helene Deutsch, le condoglianze più vive della Società Psicoanalitica Italiana e di questa Rivista.
Emilio Servadio

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