G.C. Barnard – Il Supernormale- Introduzione critica alla scienza psichica – Astrolabio 1949
PREFAZIONE
Questo libro, uscito in Inghilterra nel 1933, è uno dei tentativi d’« inquadramento generale » della Metapsichica più seri e consapevoli dei nostri tempi. L’Autore, che ha conseguito l’alta qualifica accademica inglese di « Master of Science », vi rivela, oltre ad una mentalità scientifica e a una cultura generale non comuni, un’ottima preparazione specifica in metapsichica.
Il Barnard ammette, nel loro assieme, i principali fenomeni tanto soggettivi che oggettivi, e cita al riguardo parecchi fra gli esempi più famosi per le diverse categorie. Con singolare tenacia egli si attiene al classico principio della « non-moltiplicazione degli enti », e condanna pertanto, nell’interpretazione dei fenomeni metapsichici, tutte le ipotesi di tipo occultistico e spiritistico. Senza alcuna astiosità, ma con un’argomentazione logica e convincente, egli mostra l’infondatezza dello « spiritismo » fideistico e respinge l’ipotesi spiritica.
Alle moderne vedute scientifiche circa il tempo, lo spazio, il pensiero e la materia, G. C. Barnard chiede invece ausilio per affrontare e tentar di spiegare i più ardui problemi della metapsichica: ad esempio, quello degli « apporti », e quello della funzione dell’« oggetto » nelle esperienze di psicometria. Sono anzi queste, a nostro avviso, le più riuscite applicazioni alla metapsichica della teoria dell’universo quadrimensionale, che il Barnard dimostra di conoscere a fondo (v. Cap. VIII); e noi pensiamo che ben difficilmente si potrà impugnarne la validità.
Se questo libro fosse stato scritto in tempi più recenti, l’Autore avrebbe potuto rendere ancora più informati « moderni » i capitoli che trattano dei fenomeni metapsichici soggettivi (Parte III). Ma il lettore volenteroso potrà completare le sue nozioni al riguardo riferendosi ad altri volumi di questa stessa Collana, e in primo luogo al l’opera Telepatia di Jr. Carington, che l’ha inaugurata.
Il Barnard tiene nel debito conto l’aiuto che la « psicologia del profondo », e in special modo la psicoanalisi, possano dare alla metapsichica, specie per ciò che riguarda lo studio delle personalità dei medium, la parte dell’inconscio nelle manifestazioni metapsichiche, e l’interpretazione « stereoscopica» di certi fenomeni. Anche a questo riguardo occorre tuttavia ricordare che i più recenti e brillanti con tributi della psicoanalisi alla metapsichica sono stati arrecati dopo la comparsa del libro in Inghilterra.
L’ampiezza di vedute e la salda cultura del Barnard rivelano infine pienamente nell’ultimo capitolo, in cui dalla considerazione globale dell’edificio metapsichico eretto su quattro pilastri dell’impersonazione, dell’ideoplastia, della natura quadrimensionale dell’Universo e della coscienza quadrimensionale, si ascende a una interpretazione geniale psicologicamente e scientificamente plausibilissima, delle estasi e delle visioni dei mistici.
Emilio Servadio.