Conan Doyle: La nuova rivelazione (*).
Luce e Ombra 1931
La nostra posizione, di fronte all’opera di Conan Doyle, è ben nota ai lettori: ammirazione per il suo caldo entusiasmo, rimasto giovanile sino all’estremo; ampie riserve circa gli « articoli di fede » che il Conan Doyle ha proclamato come indiscutibili verità. Ciò premesso, è inutile dilungarci in questo libro, che moltissimi già conoscono sia direttamente, sia attraverso traduzioni in altre lingue, e che ora ci si presenta in una versione italiana abbastanza buona, arricchita dall’aggiunta di due conferenze tenute dal C. D. al Congresso Spiritistico del 1925. Disturbano però non poco, in questa edizione, i numerosi errori di stampa, specie per quanto riguarda i nomi propri (Duglas per Dunglas, Basset per Barrett, Deuth per Death, Guerney o Gurwey per Guerney. Raspuntin per Rasputin, Procedings per Proceedings, e persino il titolo del cap. II: La Rilevazione per La Rivelazione!): errori, che una più accurata revisione del testo avrebbe potuto evitare.
Emilio Servadio
(*)Prefazione di F. Zingaropoli. Napoli, Ed.« Mondo Occulto », 1931