Le grandi avventure oltre la fisica
Può la mente degli uomini superare la barriera del tempo?
Questa ipotesi appassionante sarà discussa tra un anno da un Congresso internazionale di dotti convocato per iniziativa del più grande istituto para-psichico del mondo
Il Tempo 24 settembre 1957
La vastità e la varietà dei problemi di psicologia paranormale, che lo studioso può essere chiamato ad affrontare, risultano chiaramente dall’indice di un volume di eccezionale interesse, apparso da poco negli Stati Uniti. Il titolo è·Beyond the Five Senses(Oltre i cinque sensi), a cura di Eileen J. Garrett, nelle edizioni J. E. Lippincott Co. (Philadelphia e New York). L’indice in questione reca quarantatre titoli di articoli e saggi, dovuti a una quarantina di Autori.
La compilazione di questa eccezionale antologia è stata, facilitata dal fatto che gli Autori hanno tutti, chi più chi meno, qualche rapporto con la rivista·Tomorrow, nella quale i loro scritti sono apparsi in un primo tempo. E la rivista è diretta essa pure dalla signora Eileen J. Garrett, 1’ormai famosa Presidente della nota e benemerita «Parapsychology Foundation».
Beyond the Five Sensesè diviso in otto parti. Comincia con un rapido, elementare panorama dei fenomeni a cura del prof. Hornell Hart della Università di Duke. La seconda sezione è dedicata alle manifestazioni spontanee (vere o immaginarie), tipo case infestate, apparizioni e simili, e comprende fra l’altro un articolo di Arthur Krock sui presunti «spettri» che parecchie persone hanno, detto di aver visto nientemeno che nella Casa Bianca, a Washington! Pure interessanti, in questa sezione, lo studio del prof. Hans Bender, dell’Università di Friburgo (Germania), sui fenomeni paranormali occorsi nella casa del sindaco di Neudorf, e lo studio del prof. Thorstein Wereide, dell’Università di Oslo, sui cosiddetti Vardeigr, «spiriti familiari» del folklore norvegese.
I fenomeni ipnotici, in quanto eventualmente connessi con il «paranormale», costituiscono il tema d’inizio della parte terza del volume. Le connessioni si estendono sino a comprendere la famosa visione di Pio XII, magistralmente trattata dal teologo Gebhard Frei, e le guarigioni di Lourdes, viste in modo assai diverso rispettivamente da Paul Fortier e da Donald J. West. (Quest’ultimo, sia detto per inciso, ha dedicato all’argomento un suo recentissimo libro, giungendo a conclusioni assai sfavorevoli nei riguardi dell’accertamento medico delle presunte guarigioni). La quarta parte dell’opera riguarda gli «slittamenti» del pensiero subliminale nel tempo. Se il problema della conoscenza paranorinale nel passato è stato recentemente riproposto dal celebre «caso Bridey Murphy» (di cui demmo noi stessi notizia in queste colonne, e al quale sono dedicati due capitoli), altrettanto o ancora più misterioso appare l’enigma della precognizione, di cui si occupano scienziati illustri quali il Ducasse o il Bender. L’idea che in talune circostanze la mente umana possa momentaneamente superare la «barriera del tempo» è tra le più sconvolgenti; e la sua valutazione ad alto livello scientifico e filosofico formerà l’oggetto, secondo deliberazioni recenti della Parapsychology Foundation, di un intero Congresso internazionale da tenersi nel ’58, o al più tardi nel ’59.
Le sezioni quinta e sesta di·Beyond the Five Sensessono rispettivamente dedicate a incursioni nel campo affascinante e controverso della parapsicologia animale (campo nel quale si sono particolarmente distinti alcuni studiosi nostrani, quali il Cipriani e il Mackenzie), e alle investigazioni di etno-parapsicologia. L’Africa, l’India, l’Indocina, l’Australia, Haiti, la Giamaica…: ecco alcune delle regioni in cui sono state condotte ricerche d’avanguardia, e in merito alle cui singole culture, in quanto connesse con eventuali fenomeni paranormali, si sono pronunciati, fra gli altri, Albert Schweitzer, George Devereux, Ronald Rose, (che ha effettuato una memorabile spedizione per studiare la magia australiana), Maya Deren, eccetera.. Curiosissime le notizie sulla medicina primitiva in Giamaica, fornite di prima mano da Edward Seaga.
I lavori delle parti settima ed ottava hanno carattere in buona parte speculativo. Nell’atmosfera rarefatta del pensiero di Whitehea, c’introduce autorevolmente il professor Philip H. Bagby; il notissimo filosofo esistenzialista (cattolico) Gabriel Marcel vi tratta dei «limiti della scienza»; del direttore della Tour Saint-Jacques, Robert Amadou, è incluso un brillante saggio, «Ritratto dell’ artista come veggente». Chiudono il volume cinque lavori in cui si tratta nuovamente di ricerca psichica. L’ultimo è di J. B. Rhine.
«Che cosa avverrà in parapsicologia?» – si chiede l’illustre scienziato americano -. E conclude dicendo di intravedere «l’alba di un nuovo giorno in cui verranno ammesse e facilitate queste ricerche sulla natura delle realtà umane non-fisiche». Parola confortante e autorevole, con la quale termina questo affascinante viaggio di 381 pagine, effettuato con gli occhi e col cervello «oltre i cinque sensi».
Emilio Servadio